Furti in azienda

Quando l’investigatore privato può controllare un lavoratore

Un investigatore privato può essere incaricato per condurre indagini su dipendenti quando sussistono fondati sospetti di reati o comportamenti illeciti. Queste indagini devono avvenire al di fuori dell’ambiente lavorativo e in luoghi pubblici, e possono riguardare:

  • Abuso di permessi Legge 104/92

  • Assenteismo ingiustificato

  • Falsa malattia

  • Infedeltà aziendale

  • Concorrenza sleale

Tali comportamenti possono comportare sanzioni disciplinari, fino al licenziamento per giusta causa.

Limiti all’attività investigativa

L’attività investigativa deve essere:

  • Occasionale e giustificata da specifici sospetti

  • Limitata nel tempo e nello scopo

  • Condotta nel rispetto della privacy

Il datore di lavoro può ricorrere a un investigatore solo in presenza di fondati sospetti di reato o violazioni contrattuali.
Non è ammesso monitorare la routine lavorativa all’interno dell’azienda: l’investigazione è consentita solo al di fuori del posto di lavorodopo l’orario lavorativo e in luoghi pubblici.

Controlli interni e videosorveglianza

Il monitoraggio dei dipendenti spetta al datore di lavoro o a personale interno designato e può avvenire con strumenti specifici, come le telecamere di sorveglianza, ma con importanti restrizioni.

Lo Statuto dei Lavoratori vieta il controllo a distanza dei dipendenti, salvo nei seguenti casi:

  1. Esigenze organizzative e produttive

  2. Sicurezza del lavoro

  3. Tutela del patrimonio aziendale

Anche in questi casi, è necessario:

  • Accordo con i sindacati o autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro

  • Informare preventivamente i dipendenti circa l’installazione e l’uso dei sistemi di controllo